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Fichte

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  FICHTE -Fichte sostiene che l'Io è un processo creativo e infinito che si articola in tre momenti: tesi : l'Io pone se stesso - si rivela come attività autocreatrice antitesi : l'Io pone il non-Io - produce l'altro da sé come oggetto e ostacolo indispensabile alla sua attività sintesi : l'Io oppone , nell'Io, all'Io un non-Io divisibile - si particolarizza nei singoli io empirici e finiti contrapposti alle cose del mondo -il filosofo sostiene inoltre che la natura e il mondo possono esistere in modo indipendente dall'Io, il quale pone il non-Io e si determina come io empirico grazie all'immaginazione produttiva -afferma anche che il compito dell'uomo è affermare la propria libertà , infatti il mondo esiste in funzione dell'attività dell'uomo e del suo autoperfezionamento -Fichte afferma che l'uomo ha il suo fine nella società, la quale ha l'obbiettivo di realizzare la completa unità di tutti i suoi membri; grazie alle d

Kant, nella Critica del giudizio

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 NELLA CRITICA DEL GIUDIZIO  -si analizza la facoltà del sentimento intesa come organo dei giudizi riflettenti i quali si distinguono da i giudizi determinanti (dell'intelletto) che "determinano" l'oggetto fenomenico unificando il molteplice attraverso le categorie dell'intelletto; e che inoltre si distinguono in giudizi estetici e giudizi teleologici -nella critica del giudizio si afferma che  il giudizio estetico nasce dal sentimento (di piacere o dispiacere), esso è contemplativo e disinteressato e universale; infatti in tutti gli uomini esiste un senso comune , il quale coglie l'accordo tra l'immagine della cosa e le nostre esigenze di unità e finalità il sublime è il sentimento dell'illimitato che si distingue in sublime matematico (ha per oggetto la "grandezza della natura") e il sublime dinamico (ha per oggetto la " potenza della natura") il giudizio teleologico deriva da un'esigenza insopprimibile del soggetto,

Kant, il problema della morale nella Critica della ragion pratica

 IL PROBLEMA DELLA MORALE NELLA CRITICA DELLA RAGION PRATICA -Nella critica della ragion pratica si afferma che la legge morale è un " fatto della ragione ", essa è incondizionata e universale e ha la forma del " comando " perchè deve contrastare la sensibilità e gli impulsi egoistici -Kant afferma che la ragion pratica coincide con la volontà che è la facoltà che permette di agire sulla base di principi normativi , che sono: le massime : prescrizioni di carattere soggettivo gli imperativi : prescrizioni di carattere oggettivo   essi sono distinti a loro volta in imperativi ipotetici e categorici - Nella critica della ragion pratica si sostiene che l'azione è morale quando è compiuta solo in vista e per rispetto del dovere , e quando soddisfa il principio di universalizzazione ; ampliato attraverso le tre formulazioni dell'imperativo categorico , che impongono di agire: "soltanto secondo quella massima che, al tempo stesso, puoi volere che divenga

Kant, il problema della conoscenza nella Critica della ragion pure

 I giudizi della scienza e la "rivoluzione copernicana" Critica della ragion pura: -Nella critica della ragion pura si afferma che occorre condurre un’analisi sui fondamenti della conoscenza al fine di appurare quali sono le condizioni di possibilità della scienza e capire se è possibile una metafisica come scienza -Si sostiene che i giudizi si distinguono in tre tipologie :  Analitici : in essi il predicato esplicitato solo il contenuto del soggetto, possiedono universalità e necessità ma non accrescono sapere  Sintetici a posteriori : in essi il predicato aggiunge novità al soggetto, accrescono il sapere ma solo particolari e contingenti  Sintetici a priori : accrescono  il sapere, sono dotati di universalità e necessità. -Nella critica della ragion pura si sostiene inoltre che dei giudizi sintetici a priori possiamo distinguere:  l’aspetto materiale : le impressioni sensibili che il soggetto riceve plasticamente dall’esperienza l’aspetto formale : la modalità con cui la

Kant e i nuovi compiti del pensiero

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  KANT -Kant ha rivoluzionato il pensiero occidentale con un approccio critico e rigoroso , paragonabile alla teoria copernicana per il suo capovolgimento dei rapporti tra soggetto e oggetto nel campo della conoscenza. Le sue opere esplorano le condizioni della conoscenza evidenziando la filosofia come un'attività che mette in discussione tutto con la ragione. -Kant, nato nel 1724 a Königsberg  proveniente da una famiglia modesta, ha trascorso la maggior parte della sua vita nello studio e nell'insegnamento universitario , senza viaggiare o coinvolgersi in attività politiche, a differenza di molti altri filosofi moderni. -Kant ha scritto opere fondamentali come la " Critica della ragion pura ", seguita dalla " Critica della ragion pratica " e dalla " Critica del giudizio ". Queste tre opere compongono la fase matura del suo pensiero, chiamata "criticismo", contrapposta alla fase precedente, chiamata "precritica". Inizialment

Hume e gli esiti scettici dell'empirissmo

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  HUME  -Sostiene che la fonte della conoscenza sono le percezioni, che si distinguono in impressioni (percezioni immediate vivide) e idee (immagini delle impressioni). -Egli inoltre afferma che la memoria e l’immaginazione consentono di conservare le impressioni e collegare le idee, tuttavia la mente non è totalmente libera perché procede secondo il principio di associazione. Il quale opera in base a tre criteri: somiglianza, contiguità e causalità.  -Le idee complesse garantiscono una conoscenza certa quando derivano da pure relazioni tra idee e una conoscenza probabile quando derivano da relazioni tra dati di fatto; le quali implicano il principio di causalità che deriva da una tendenza soggettiva a cogliere una connessione necessaria tra due eventi successivi e contigui.  -Il filosofo afferma che la fiducia nella regolarità dei fenomeni è frutto dell’abitudine da cui deriva la credenza, utile per guidare la condotta umana ma privo di certezza assoluta.  -Infine Hume afferma che l’

Locke: la concezione dello Stato e l'affermazione della tolleranza

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 LOCKE: LA CONCEZIONE DELLO STATO -Locke afferma che nello stato di natura gli uomini godono dei diritti naturai alla vita , libertà e alla proprietà, tuttavia mancando la garanzia della legalità gli uomini devono stipulare un contratto sociale che implica il patto di unione (gli individui si uniscono in una società civile)    il patto di sottomissione (i cittadini si sottomettono a un'autorità che ha il compito di tutelare i diritti naturali) -il filosofo afferma inoltre che lo Stato: è fondato sul consenso dei cittadini governa in modo non arbitrario prevede la separazione dei poteri legislativi ed esecutivi (che ha lo scopo di evitare il dispotismo) -secondo Locke occorre tenere distinti l'ambito politico con l'ambito religioso , in quanto l'ambito politico è finalizzato a fare le leggi e a farle rispettare , in cui esso vale il principio della tolleranza religiosa fondato sul fatto che nessuna religione è superiore alle altre e la fede non può essere imposta